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NEWS

DPCM 6 NOVEMBRE

Secondo quanto si legge nel testo del nuovo Dpcm viene stabilito quanto segue:

Coprifuoco nazionale dalle 22

Al via l’istituzione di un coprifuoco su scala nazionale dalle ore 22 fino alla 5 del mattino. In questa fascia oraria in tutta Italia è fatto divieto di uscire dalla propria abitazione se non per motivi di lavoro o di salute.

Il testo del nuovo Dpcm prevede infatti che:

“ Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi .”

Nelle strade e nelle piazze in cui si possono creare situazioni di assembramento possono essere disposte chiusure per tutto il giorno o determinate fasce orarie (si può comunque entrare nei negozi e nelle abitazioni private).


Italia divisa in 3 zone

Grande novità del decreto appena firmato dal premier è la divisione del territorio italiano in 3 zone, in base al numero di contagi e dei posti disponibili nelle terapie intensive. Le restrizioni, infatti, saranno modulate in base alle differenti criticità nei singoli territori, ossia dove c’è più circolazione del virus e rischio tenuta dei sistemi sanitari regionali.

Il nuovo Dpcm istituisce quindi una suddivisione delle Regioni italiane in 3 aree differenti: zone rosse (ad alto rischio), arancioni (intermedio) e gialle (più sicure), corrispondenti a 3 scenari in base ai quali verranno via via emanate misure più restrittive.


Riassumendo, tutte le altre misure restrittive previste dal nuovo Dpcm prevedono:

il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino,
didattica a distanza al 100% in tutte le classi delle scuole superiori,
mascherina obbligatoria anche al banco alle elementari e medie,
capienza massima al 50% sui mezzi di trasporto pubblici (metro, autobus, treni regionali),
chiusura dei centri commerciali nel fine settimana e nei giorni prefestivi e festivi,
chiusi musei, mostre, sale bingo,
stop alle crociere,
concorsi pubblici sospesi, eccezioni fatta per quelli legati alla sanità,
parchi e ville aperti, con l’obbligo di mantenere il distanziamento sociale di almeno un metro
messa consentita nel rispetto della capienza massima di fedeli stabilita dal legale rappresentante dell’ente.

Di seguito i dettagli su tutte le misure menzionate che, ricordiamo, saranno valide dal 6 novembre fino al 3 dicembre 2020.

Scuola: superiori al 100% didattica distanza

Viene istituito il 100% di didattica a distanza per le scuole superiori, mentre le attività di scuola per l’infanzia e scuola primaria continuano in presenza.

«Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata.

L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. I corsi di formazione pubblici e privati possono svolgersi solo con modalità a distanza».


Centri commerciali chiusi nel weekend e festivi

Sia nei festivi che nei prefestivi i grandi negozi, individuati come “le medie e grandi strutture di vendita”, devono rimanere chiusi, insieme ai negozi presenti nei centri commerciali.

“Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. La chiusura non e’ disposta per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.”

 

Bar e ristoranti aperti nelle zona gialla

“Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00;

il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi;


dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati;

resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.”

 

Trasporti pubblici al 50% della capienza

«A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e, del trasporto ferroviario regionale con esclusione del trasporto scolastico dedicato è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento»

 

Musei chiusi

“Sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura”.

 


Stop ai concorsi pubblici

«Sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curricolari ovvero in modalità telematica».

 

Cosa chiude con il nuovo Dpcm di novembre

Per l’intero territorio nazionale, il nuovo Dpcm 6 novembre prevede:

chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione di tabacchi, edicole, farmacie, parafarmacie e negozi di igiene personale e della casa presenti all’interno;
chiusura dei corner di attività di scommesse e videogiochi, ovunque siano collocati;
chiusura di musei e mostre;
chiusura di bar e ristoranti per il servizio al tavolo dalle 18; fino alle 22 consentiti solo asporto e consegna a domicilio;
riduzione fino al 50% della capienza sui mezzi pubblici locali;
limiti agli spostamenti da e verso le regioni che presentano elevati coefficienti di rischio (salvo comprovati motivi di lavoro, di studio, di salute e situazioni di necessità);
limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda (coprifuoco alle 22), tranne che per esigenze lavorative, di studio, salute e necessità;
didattica a distanza al 100% per le scuole di secondo grado.

 

 

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